La Lana
La lana è una fibra naturale di origine animale che deriva dal vello di ovini, conigli e camelidi.
Tra le varie tipologie di lane possiamo ricordare i più famosi e apprezzati: Cachemire, Angora (che deriva da un coniglio), Merinos e Alpaca.
Da sinistra: cachermire, angora, merinos e alpaca
La chimica della lana
La lana è costituita da una proteina davvero particolare: La cheratina
La cheratina è una proteina presente in molti mammiferi, ad esempio nell’uomo la cheratina costituisce le unghie ed i capelli.
La cheratina a sua volta è costituita principalmente da un amminoacido: La cisteina.
Molecola di cisteina.
Questo amminoacido contiene all’interno della sua composizione chimica un atomo particolare: lo Zolfo.
Grazie a questo particolare atomo, la cisteina, e di conseguenza la cheratina, crea dei ponti, dei collegamenti, tra i vari amminoacidi chiamati ponti disolfuro.
Questi particolari legami conferiscono alla macrostruttura della cheratina una peculiare struttura di fibra a scaglie, la quale dona le proprietà termiche e di morbidezza alla lana.
Proprio grazie a questa particolarità di ponti tra gli atomi di Zolfo (che ad esempio non troviamo nelle molecole che compongono il cotone) la lana è calda e morbida.
A sinistra reazione chimica tra le cisteine per la creazione dei ponti disolfuro. A illustrazione dei vari ponti disolfuro all’interno di una fibra di cheratina.
Tuttavia, queste molecole (le cisteine) ed i collegamenti, i ponti disolfuro, sono sensibili a pH alcalini ed a temperature elevate.
Questi due fattori possono modificare la struttura della cheratina, generando il ben conosciuto problema dell’infeltrimento.
>>> PROBLEMA <<<
L'infeltrimento è un processo che porta ad una modifica del legame tra le cisteine, modificandone i ponti di Zolfo e causando un mutamento della strutturale delle fibre della lana, difficilmente reversibile.
Questo processo può esser causato da :
• Eccessivo calore durante l'asciugatura
• Eccessivo sbattimento durante il lavaggio
• Utilizzo di detergenti troppo alcalini
L’eccessivo calore deve esser inteso su fibra asciutta (secca).
Perchè fintanto che la fibra è bagnata, il calore generato dall’asciugatrice andrà a rimuovere soltanto l’acqua (andando a far evaporare l’acqua nel tessuto), ma una volta rimossa tutta, il calore andrà ad agire direttamente sulla fibra, modificandola irreversibilmente.
Il processo di infeltrimento porta ad un accorciamento delle fibre ed a un ri arrangiamento delle molecole, raramente reversibile, producendo il ben conosciuto restringimento dei vestiti.
Maglione ristretto a causa di un errore di lavaggio e di asciugatura.
In alcuni casi può essere volutamente indotto, come nella follatura, perché infeltrendo la lana essa assume proprietà impermeabili, ma di contro perde la sua morbidezza.
Un altro caso indotto, a livello umano, è la permanente, dove andiamo a modificare volutamente la struttura dei nostri capelli, agendo e modificando il legame delle cisteine (le stesse molecole che costituiscono la lana) tramite un trattamento termico e chimico.
>>> SOLUZIONE <<<
Per evitare e prevenire questo fenomeno il Dr. Conedera vi consiglia:
• Utilizzare appositi detergenti con pH leggermente acidi, come Hygienfresh® LANA & DELICATI o HygienFresh® WOOL & SILK (nel trattamento professionale Wet Cleaning)
• Utilizzare programmi di lavaggio con una meccanica dolce, senza eccessivi sbattimenti
• Lavare a freddo ( massimo 25°C)
• Evitare di asciugare eccessivamente i capi
• Utilizzare additivi o finissanti che contengano particolari molecole e principi attivi nutrienti per le fibre e che possano creare un velo protettivo tali da evitare e prevenire questo fenomeno, come HygienFresh® SFELTRIX o HygienFresh® Soft&Caps (nel trattamento professionale Wet Cleaning)
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